Giotto, Cimabue, Brunelleschi e Botticelli, quanti artisti ha visto nascere Firenze, culla del Rinascimento, città dove la storia si attraversa lungo i vicoli e le piazze. E’ qui che ai ‘giorni nostri, inizia la storia di Michele Mezzasoma, non una fiaba, ma un racconto fatto di passioni vere e successi concreti. Tutto comincia nel 1968, alla periferia di Firenze. In Italia siamo in pieno fermento, l’economia è in forte ripresa e si respira un’aria diversa. Sono gli anni in cui tutto è veramente possibile e i desideri diventano realtà, un cambiamento che arriva dal basso e che parte soprattutto dai giovani portando una ventata di freschezza e innovazione in tutto il Paese.

Michele è figlio di quegli anni densi di effervescenza e di creatività che porterà anche nel mondo della pasticceria e della cioccolateria cambiamenti rilevanti. Sono gli anni in cui prende forma la cucina italiana moderna con commistioni internazionali, soprattutto francesi. Sono gli anni del tiramisù e della panna cotta che diventano i dessert italiani più conosciuti nel mondo.

E’ in questo contesto che Michele Mezzasoma sogna di diventare uno pasticcere e inizia il suo percorso professionale frequentando l’Istituto alberghiero Aurelio Saffi di Firenze, sviluppando quel talento innato e quella manualità che lo porteranno a formarsi come maestro cioccolatiere. A dare una svolta importante alla sua carriera sarà la Federazione Italiana Cuochi che gli farà scoprire i segreti e le bellezze della pasticceria, portandolo a partecipare a prestigiosi concorsi nazionali e internazionali di alta cucina.

Grazie alla sua creatività e bravura Michele Mezzasoma inizierà il suo percorso lavorativo all’interno del mondo della pasticceria sviluppando una passione per l’arte del cioccolato e per i lavori di finezza, giudicati anche dai colleghi come impeccabili. Michele riesce a sviluppare un’artigianalità contemporanea non elitaria e chiusa, ma aperta al contatto e alla relazione diretta.

Ed è negli anni Novanta che Michele incontra Sergio e Silvio Bonci, diventando presto ‘uno di famiglia’ e collaborando insieme a loro alla crescita della Pasticceria Bonci, ottenendo importanti premi e riconoscimento. Un matrimonio indissolubile quello tra Bonci e Mezzasoma che porterà Michele a entrare nella compagine societaria e a dare vita al marchio ‘Mezzasoma’ all’interno di Pasticceria Bonci.

Tutto nasce dalla scelta degli ingredienti, selezionati, controllati, assaggiati e lavorati con cura e metodi naturali da Michele Mezzasoma per mantenere intatte le loro caratteristiche e garantire la genuinità e l’autenticità tipiche di tutta la produzione artigianale Bonci. Dagli ingredienti si passa alla realizzazione dell’idea, curando ogni minimo dettaglio. Qui entra in campo l’anima artistica di Mezzasoma, che genera nella sua mente la creazione, la disegna a mano e poi la riproduce. Ogni creazione è un’opera di gusto e design unica, originale e raffinata, capace di essere vissuta in un modo sempre diverso da chi assaggia e di suscitare emozioni indimenticabili e capaci di creare “dipendenza”.

Oggi la produzione firmata ‘Mezzasoma’ conta una varietà di 52 cioccolatini, oltre a creme spalmabili, dragées, barrette e uova di Pasqua. Nel 2020 la tradizione pasquale delle uova di cioccolato, fatte e decorate a mano, si è arricchita con una nuova creazione a tutto gusto e golosità: guscio a doppio strato, esterno di cioccolato bianco marmorizzato e, all'interno, cioccolato fondente 70% con granella di nocciole tostate. Per finire, un decoro lavorato a pennello che rende ogni uovo unico e particolare, come tutte le produzioni Mezzasoma.

Da oltre 30 anni fantasia, estro, esperienza, gusto e un’attenzione spasmodica verso la ricerca della perfezione rendono i prodotti Mezzasoma un must della cioccolateria artigianale. Ogni mattina Michele Mezzasoma nel suo laboratorio, come un pittore farebbe con la sua tavolozza di colori, crea eccellenza e qualità. il vero banco di prova? Il cliente, ovviamente, ma questa è una sfida che Mezzasoma continua a vincere costantemente.