Bonci: una storia di famiglia dal 1953 tra lieviti e farina
C’erano una volta a Montevarchi, nel cuore della Toscana, due fratelli: Giuseppe e Gino Bonci. Da poco sposati con Irma e Iole decisero di investire tutti i loro averi per aprire una botteghina di alimentari nel centro storico del paese. Era il 1953 e l’Italia tornava a investire sul futuro, provando a rialzare la testa dopo la devastazione della Seconda Guerra Mondiale. Beppe e Gino avevano grande voglia di fare e molti sogni.
Le origini della Pasticceria artigianale. Dopo pochi anni, la bottega dei Bonci diventò, anche grazie alla maestria e alla manualità di Irma, un punto di riferimento per la produzione di pane e torte artigianali. Nel mentre gli affari andavano a ‘gonfie vele’, anche le famiglie si allargavano. Da Irma e Beppe nacquero prima Silvio, Sergio, poi Anna e infine Alessandro. Furono però Silvio e Sergio, cresciuti fin da piccolissimi tra farine e lieviti, tra ricette e tradizione pasticcera di una volta, i fautori della vera svolta per la famiglia Bonci con la creazione del Panbriacone.
Il Panbriacone. ‘Negli anni Novanta – racconta Sergio Bonci - conobbi un vecchio lievitista, che produceva una sorta di panettone bagnato. Da quell’incontro nacque l’idea di un impasto naturalmente lievitato, bagnato da un insieme di vini passiti della Toscana, da arricchirsi con due differenti tipi di uvetta: l’uva di Corinto e l’uva sultanina. Creammo così il Panbriacone e di colpo le nostre vite cambiarono”.
Il successo di Bonci. Da quel momento il nome della famiglia Bonci si legò per sempre al successo travolgente del Panbriacone. Un successo che iniziò nel 1995 dalla Toscana, allargandosi poi in Italia e più tardi fuori dai confini nazionali, in particolare in Europa, America e Australia. Con l’ingresso nel nuovo millennio e con la crescita inarrestabile degli ordini, la famiglia Bonci decise di aprire, sempre a Montevarchi, l’attuale stabilimento produttivo, fornito di un laboratorio più grande e un punto vendita diretto. Sulla scia di questo entusiasmo e nel pieno dell’effervescenza creativa presero forma le nuove creazioni di Sergio che andarono ad arricchire la gamma dei prodotti Bonci: dal Panpepato al Pan del Cassero per arrivare alle Torte Martinelli, Mochi e Isidoro.
La famiglia Bonci e il legame con Michele Mezzasoma. E’ negli anni 90’ inoltre che nasce e cresce il rapporto di amicizia e collaborazione con Michele Mezzasoma, maestro cioccolatiere da oltre 30 anni. Da quel momento le produzioni classiche della cioccolateria artigianale (tavolette, uova di Pasqua, crema spalmabile) e le sperimentazioni golose di alta gamma, fino a 50 varietà (praline, drageès, cremini) firmate Mezzasoma entrano a far parte della produzione Bonci.
Il presente. Sempre negli anni Novanta Beppe Bonci lasciò ai figli Sergio, Silvio e Alessandro la guida della Pasticceria. L’esempio e l’eredità del duro lavoro di “Nonno Beppe” continuano ancora oggi, all’insegna del rinnovamento e della capacità di guardare al futuro, innovando e ricercando sempre la massima qualità. Dal 2007 insieme a Sergio, Silvio e Alessandro a tenere saldi i valori e i principi della Pasticceria Bonci sono Giulia, figlia di Sergio; Gianluca e Gianmarco, figli di Silvio, accompagnati da Michele Mezzasoma, da sempre parte della famiglia.
Il futuro della pasticceria artigianale. Giunta oggi alla terza generazione la Pasticceria Artigianale Bonci si proietta nel futuro con la consapevolezza che le ‘ricette segrete di famiglia’ saranno gelosamente custodite e rinvigorite dalla fantasia e dalla creatività delle maestranze di casa Bonci. Il futuro è già iniziato con Matteo, Livia, Cosimo e Allegra, la quarta generazione di Bonci.