Il nostro breve tour alla scoperta dei Clienti Gold 2025 della Pasticceria Bonci si conclude con un’attività storica di Viareggio: l’Enoteca Sergio. A pochi minuti a piedi dal lungomare della città costiera toscana, nota ai più per il suo carnevale e le sue lunghe spiagge, incontriamo Serena e Stefano che ci accolgono con un sorriso all’interno di questo “piccolo” scrigno di meraviglie.

È davvero un piacere per noi essere qui, vi va di raccontarci come nasce la vostra attività?

«Il piacere è nostro», esordiscono Serena e Stefano. «La storia dell’enoteca Sergio inizia nel 1959, quando Sergio, un appassionato di vino, da cui l’enoteca prende il nome, decise di aprire nella Viareggio dell’epoca una rosticceria sotto il loggiato che si trova proprio qui di fronte. Prossimo al pensionamento, ma desideroso di poter cedere la propria attività nelle mani di qualcuno che l’avrebbe gestita con le sue stesse cure, decise di passare il testimone a me e alla mia famiglia,» racconta Stefano.

Sergio era molto amico di suo padre, ci teneva molto che la sua eredità non andasse perduta.

«Sì, mio padre era un dirigente di una cooperativa di albergatori della Versilia e con Sergio avevano un rapporto di vera amicizia, oltre che professionale. Sapendo che mia madre aveva esperienza nel settore gastronomia e che io ero già molto appassionato di vini ci cedette con gratitudine la sua attività, permettendoci di iniziare questo nostro viaggio.

Dalla rosticceria alla scelta di dedicarsi al mondo vini

«Inizialmente l’attività era composta da un locale circa sei o sette volte l’enoteca attuale dove mia mamma e mia sorella si occupavano di ristorazione e rosticceria, sia in loco che d’asporto. L’enoteca che vedete ora nacque dalla mia grande passione per il vino. Circa sei anni fa abbiamo poi deciso di chiudere la prima attività per dedicarci interamente a questo mondo e trattare con maggiore attenzione anche super alcolici e prodotti di alta gastronomia come la linea Bonci.»

È passato talmente tanto tempo che avete perso il conto degli anni, non è vero?

«È dura ammetterlo, ma quasi stentiamo a ricordare come ha avuto inizio la nostra collaborazione», afferma Stefano. Poi Serena continua: «Io ero davvero piccola le prime volte che vedevo il Panbriacone a scaffale. Per me c’è sempre stato. Siamo stati davvero tra i primi ad averlo a Viareggio, diventando un punto di riferimento per la città.»

Ogni anno sempre più clienti

«Sì, è davvero magico. Il riscontro è sempre positivo. Chi lo assaggia per la prima volta spesso torna subito a comprarlo. Per molti clienti il Panbriacone è diventato un prodotto tipico toscano, il regalo perfetto da portare fuori regione. E da qualche anno lo richiedono anche d’estate, per questo lo teniamo in negozio tutto l’anno».

Mi sembra di capire che i clienti guidano le vostre scelte

«Davvero. È così. Spesso arrivano con le ordinazioni prima di darci il tempo di pensarci. Hanno paura di non riuscire ad accaparrarsi il loro Bonci dell’anno. E anche la scelta di introdurre altri prodotti della vostra azienda, come le torte e altra pasticceria, nasce proprio da loro: conoscono il brand e desiderano assaggiare altre vostre creazioni. E come non accontentarli? D’altronde il cliente ha sempre ragione», scherza Serena.

Vero. Un’ultima domanda di rito prima di salutarci: come descrivereste Bonci in tre parole?

«Cioccolata strepitosa, abbondanza e naturalezza».