La creatività è innata o si trasmette? Da dove nasce una buona idea? La gratificazione aiuta il lavoro o è il lavoro che aiuta a gratificarci? Tranquilli, non abbiamo abbandonato i dolci per darci alla filosofia e non abbiamo neanche affidato il nostro format ‘Buona la prima’ al celebre Gigi Marzullo.

Molto più semplicemente ci siamo interrogati intorno al senso e all’importanza della creatività in un’attività come la nostra. Per farlo abbiamo chiesto ‘lumi’ ai nostri maestri pasticceri: Sergio Bonci e Michele Mezzasoma.

Michele non ha dubbi, il mondo si divide in chi è più creativo e in chi lo è meno, ‘la creatività è innata – spiega il maestro del cioccolato Mezzasoma – mentre la passione può essere trasmessa e tenuta viva, giorno dopo giorno’. Sergio, colonna portante della nostra Pasticceria crede che “in realtà se una persona viene stimolata chiunque è in grado di far nascere qualcosa di creativo, ma è importante condividere questo processo, trasmettendo conoscenze e tenendo sempre cuore e cervello accesi per riuscire a cogliere l’eventuale scintilla che fa nascere dal niente una nuova idea”.

Sergio e Michele hanno fatto della loro vita un’unica grande opera di creatività che, ogni giorno, prende la forma di dolci artigianali e prodotti cioccolatieri amati in tutto il mondo. Un’attività che si accompagna allo studio, alla ricerca delle migliori materie prime e alla conoscenza profonda degli ingredienti e di ogni fase della produzione.

“Il Pan del Cassero chi l’ha inventato – incalza Sergio - e il Panbriacone?” “Sono opere tue non c’è dubbio – conviene Michele - anche se sul Panbriacone devi ammettere che c’è stato anche una collaborazione. Anche la torta Martinelli è opera tua, non c’è dubbio”. Tra una battuta e l’altra prende forma quella che è l’idea di creatività in ‘casa Bonci’, ovvero una ricetta dove gli ingredienti indispensabili sono la fantasia, la professionalità, l’esperienza e uno spirito di collaborazione tra lo staff.

Il tutto tenuto insieme dalla passione e anche da un briciolo di follia. Proprio un briciolo, altrimenti il rischio è quello di dare forma a idee rivoluzionarie, ma pericolose: ‘come le tue – spiega Sergio rivolto a Michele che hai sempre amato spingerti ai confini più estremi della sperimentazione pasticciera’. Con risultati – è giusto sottolinearlo a difesa di Michele – sempre eccellenti. Su un punto i due maestri sono d’accordo, ovvero che creatività fa spesso rima con gratificazione. ‘Sentirsi dire dai clienti che un prodotto, frutto di una nostra idea, è eccellente, gustoso, unico è sempre gratificante e questo – concludono all’unisono - è uno degli stimoli più forti che ci spinge ogni giorno ad andare avanti con entusiasmo e passione’.