Nel cuore di Sesto Fiorentino, a pochissimi km da Firenze, troviamo una delle attività che hanno fatto la storia di questa città: l’Enoteca Gensini. Ad accoglierci, con allegria e grande soddisfazione per la recente nomina come nostri rivenditori gold, i due attuali proprietari: Massimiliano e la figlia Chiara Gensini.

La vostra, un’attività che va avanti da oltre novant’anni

Era il 1930, ci racconta Massimiliano, quando mio nonno Ferrero decise di aprire una pasticceria nel centro storico di Sesto Fiorentino e, nonostante negli anni abbia cambiato più volte aspetto, l’attività è sempre rimasta a conduzione familiare. Dopo mio nonno, ci sono stati i miei genitori Gabriele e Dina, poi io e ora siamo alla quarta generazione con mia figlia Chiara.

Questo negozio è la mia vita ed essere ancora qui, dopo tutti questi anni, è motivo di grande orgoglio.

Dalla pasticceria al mondo dei vini

Sin dai primi anni mio nonno aveva gradualmente trasformato la piccola pasticceria, poi, negli anni Ottanta, la vera svolta con l’apertura di un locale più grande dove era possibile trovare di tutto: dai dolciumi, alla cioccolateria, alle bomboniere fino al vino, la grande passione di mio padre Gabriele. Se oggi siamo conosciuti come enoteca, dobbiamo tutto a lui. Quando non era in negozio girava per le fattorie e per le cantine e selezionava personalmente le bottiglie da esporre. Io sono entrato nel 1989 e da subito mi sono appassionato ai vini, così come mia figlia Chiara che, dopo la morte di mio padre, è subentrata portando innovazione. Oggi siamo principalmente un’enoteca che vende anche dolciumi, cioccolato e prodotti gastronomici di nicchia.

Una storia fatta di tanti traguardi, secondo lei qual è il segreto del vostro successo?

Penso che esistano due parole chiave: qualità e professionalità. Sono quelle che alla lunga ti ripagano. E’ vero che con l’avvento prima dei supermercati e poi di internet, realtà come le nostre sono state più volte messe a dura prova, ma sono fermamente convinto che la gente cerchi sempre il parere di uno del settore. Certo, bisogna sempre rinnovarsi, cercare costantemente prodotti di nicchia ed essere bravi a saper mantenere attiva la curiosità del cliente. 

E Bonci per voi fa parte di questa nicchia?

Assolutamente sì. Credo che i nostri primi contatti con l’azienda risalgano al 2012. Ricordo che il loro agente di Firenze era venuto a farci assaggiare il prodotto e da subito ci aveva incuriosito. L’anno dopo coi miei genitori, che all’epoca erano ancora in vita, andammo in azienda. Iniziammo quasi per scherzo, con poco assortimento, su insistenza di mia mamma Dina che era una grande intenditrice di dolci.

Negli anni la richiesta è aumentata a dismisura e a oggi abbiamo raggiunto dei numeri davvero importanti. Non abbiamo grandi forniture aziendali, tutto quello che vendiamo è praticamente relativo alle persone che vengono in negozio e acquistano i prodotti. 

Le nostre referenze piacciono molto alla sua clientela

Sì, il riscontro dei clienti è davvero buono. La gente rimane molto sorpresa tanto da correre in negozio ad acquistarlo il giorno dopo averlo assaggiato per la prima volta a casa di amici, aggiunge Chiara. Ora succede sempre meno perché sono in di più a conoscerlo, ma è bello essere per i clienti un punto di riferimento dove possono trovare le vostre creazioni. Non è solo il Panbriacone che ci viene richiesto, ma anche altre referenze come le torte, il pan del cassero e ci sono tantissimi clienti che vanno matti per le creme spalmabili Mezzasoma.

Siete davvero una garanzia di qualità e professionalità.

Ultima domanda di rito: descrivi Bonci in tre parole

Convivialità, qualità e gioia