Idee chiare, prodotti d’eccellenza e una location unica. Sono questi gli ingredienti vincenti de I Sapori della Bottegaia, una piccola bottega che è un gioiello dell’enogastronomia incastonato nel reticolo di vie del centro storico di Pistoia, a pochi passi da Piazza del Duomo, dominata dalla bellissima Basilica di San Zeno. Storia e tradizione sono la cornice de I Sapori della Bottegaia, ma lo sguardo è sempre rivolto verso il futuro, cercando di cogliere, giorno dopo giorno, nuove tendenze e nuove realtà utili alla crescita del negozio. Come ci spiega Manila Olmi, factotum dell’azienda che guida dal 2018.

“Da cinque anni – racconta Manila – ho rilevato I Sapori della Bottegaia inserendomi in un percorso imprenditoriale che era cominciato quindici anni fa con un’altra gestione. Siamo un’enogastronomia e quindi trattiamo vini, distillati, ma anche prodotti tipici”.

Che tipo di prodotti tipici?
Partiamo da quelli pistoiesi, quindi strettamente legati al territorio, per allargarci alla Toscana, ma anche ad alcuni particolari prodotti nazionali con qualche incursione a livello internazionale. Il motivo di questa scelta è quello di intercettare anche la clientela turistica che, vista anche la nostra posizione in città, riveste un ruolo importante. Pertanto è giusto e strategico cercare di offrire l’opportunità, a chi lo desidera, di poter portarsi a casa e gustare prodotti che esprimono qualcosa di importante per un territorio più o meno ampio.

La selezione come avviene?
Su un criterio molto semplice: la qualità. Per noi la qualità, l’eccellenza direi, è fondamentale. Ogni prodotto che si trova da noi è di altissima qualità e viene selezionato con grande attenzione. Facciamo anche un po’ di alimentari, con pane, focacce, formaggi e salumi. Anche su questo, per esempio, puntiamo ad avere sempre prodotti di eccellenza perché questa deve essere la cifra che caratterizza il negozio. Da noi i clienti non trovano un pane qualsiasi, ma quello che reputo il miglior pane di Pistoia. È questa la sfida che porto avanti ogni giorno.

Prima hai fatto riferimento alla posizione strategica della bottega.
Sì, questo è, senza dubbio, uno dei nostri maggiori punti di forza. Ci troviamo a due passi da Piazza Duomo e Piazza della Sala, come dire il cuore del cuore di Pistoia. Questo ci consente di intercettare, quasi gioco forza, i turisti che passano di qua, ma anche le persone che lavorano in centro o magari lo attraversano per andare nel mercato della Sala. Oltre alla bellezza del luogo, le antiche vie pistoiesi, la location ci favorisce perché è una naturale calamita di clienti. Poi ovviamente non devi mai essere passivo e vivere di rendita, così cerco sempre di avere una vetrina bella, attrattiva, con tante referenze esposte.

Veniamo al rapporto con Bonci, come e quando nasce?
I prodotti di Bonci sono un’eredità della vecchia gestione. Un’ottima eredità. Appena arrivata mi sono resa conto che era una di quelle referenze della quale non si poteva fare a meno, vista la richiesta che me ne faceva la clientela. Il primo Natale in bottega non ha fatto che confermarmi questa idea e così il rapporto è andato avanti in maniera convinta. In realtà io già conoscevo la realtà di Pasticceria Bonci, ma in veste di imprenditrice ne ho apprezzato ancora di più le potenzialità. Oggi i prodotti Bonci sono tra quelli che considero “lo zoccolo duro” della mia bottega.

Quali sono i più apprezzati?
Il classico Panbriacone è una sicurezza, va sempre forte ed è costantemente richiesto dai clienti. In esso ci sono elementi che richiamano la toscanità più dolce e autentica: come l’uvetta, i vini passiti. Ma di Bonci è giusto, a mio parere, avere anche altre referenze, perché la voglia di cambiamento, che talvolta contagia anche i clienti più abitudinari, deve essere soddisfatta nella maniera più golosa. Mi sono accorta che anche il Panbriacone con il cioccolato e rum è molto apprezzato, ma anche quelli più innovativi, al limoncello o al mojito.

Quali sono le caratteristiche che rendono ‘irrinunciabili’ i dolci di Bonci?
La continuità nell’eccellenza, per esempio. La qualità non è mai scontata e riuscire a tenere l’asticella sempre molto alta non è facile. Bonci ci riesce. Al contempo, la fidelizzazione del cliente che compra dolci stagionali anche fuori stagione. Io vendo Panbriacone anche in agosto, solo per fare un esempio, e non necessariamente sotto Natale. Questo rende i vostri dolci unici e, devo dire, in linea con una mia idea etica del prodotto, che presuppone un’azienda di qualità a 360 gradi, in grado di creare valore, oltre che prodotti eccezionali.       

Chiudiamo, come sempre, con tre parole. Le tre parole che, secondo Manila Olmi, descrivono meglio la Pasticceria Bonci.
Qualità, selezione, artigianalità.